XERYUS GREEK GOD OF SHAVING: DLC-YAQI reinterpreta un classico Givenchy
Quando si apre la ciotola da 170 grammi del sapone XERYUS GREEK GOD OF SHAVING, l’impressione immediata è quella di trovarsi davanti a un prodotto che ha ambizioni precise: DLC-YAQI ha voluto creare qualcosa che andasse oltre il semplice strumento funzionale, puntando su una nuova formula che Master Soap Creations ha calibrato con attenzione. La texture cremosa rivela subito la presenza di burro di cacao e karité, ingredienti che non si limitano a promettere morbidezza ma la consegnano realmente al pennello. Il caricamento risulta generoso senza essere vorace, e la schiuma si sviluppa con una densità che sa di lavoro ben fatto, non di compromessi industriali.
L’esperienza olfattiva merita un discorso a sé. La piramide ispirata a Xeryus Rouge di Givenchy parte con quella nota di kumquat che potrebbe sembrare azzardata sulla carta, ma che invece funziona perfettamente nel contesto della rasatura mattutina: sveglia senza aggredire, introduce una freschezza che ha personalità. Il cactus e il dragoncello aggiungono una dimensione verde che sfugge alla banalità degli agrumi standardizzati. Man mano che si procede con la rasatura, emergono le note di cuore, dove gli aghi di cedro e il pelargonio africano costruiscono un ponte interessante tra la freschezza iniziale e la profondità del fondo. Quest’ultimo, con il suo cedro, sandalo e ambra grigia, persiste sulla pelle anche dopo il risciacquo, preparando il terreno per il dopobarba.
Ed è proprio il dopobarba, contenuto in una boccetta da 100ml dal design essenziale, a confermare che questo set ha una sua coerenza progettuale. La nuova formula priva di alcol, costruita sull’amamelide come base portante, dimostra un’evoluzione nel pensiero formulativo: l’effetto lenitivo è percettibile immediatamente, senza quella sensazione di tensione che certi aftershave tradizionali lasciano. Bastano poche gocce, distribuite sui palmi e massaggiate sul viso, per capire che questa nuova composizione lavora su più livelli: prima arriva il refrigerio dell’amamelide, che calma qualsiasi arrossamento provocato dalla lama, poi si fa strada l’azione dell’acqua di rose, che non è un vezzo romantico ma un ingrediente funzionale capace di riequilibrare la pelle. La consistenza del prodotto è studiata per essere assorbita rapidamente, senza lasciare quella patina appiccicosa che trasforma alcuni dopobarba in un fastidio da sopportare piuttosto che in un piacere da godere.
Quello che distingue questo aftershave da molti altri è la sua capacità di nutrire senza appesantire. Dopo l’applicazione, la pelle mantiene una sensazione di leggerezza prolungata, come se gli ingredienti continuassero a lavorare in profondità senza manifestarsi in superficie. La fragranza del dopobarba rispecchia fedelmente quella del sapone, mantenendo quella complessità che permette al profumo di evolversi nel tempo senza appiattirsi su una nota unica. Il formato da 100ml si rivela adeguato per un utilizzo prolungato, considerando che il prodotto si distribuisce facilmente e non richiede dosaggi generosi per essere efficace.
Il rapporto qualità-prezzo di questo set dimostra come il mercato cinese della rasatura tradizionale abbia raggiunto una maturità che sarebbe miope ignorare. DLC-YAQI non sta semplicemente copiando formule occidentali con prezzi più accessibili: sta proponendo una visione propria, dove ingredienti premium come il pantenolo e la seta Tussah non sono eccezioni decorative ma componenti strutturali della nuova formula. La pelle, al termine della rasatura, non si sente semplicemente pulita ma effettivamente nutrita, con quella sensazione di elasticità che distingue una buona cura dalla mera rimozione dei peli.
Quello che colpisce, alla fine, è l’assenza di quella sensazione di incompletezza che spesso accompagna i prodotti che provano a fare troppo con troppo poco. Questo XERYUS GREEK GOD OF SHAVING ha trovato un suo equilibrio tra aspirazione olfattiva e sostanza formulativa, tra prestazione tecnica e piacevolezza d’uso. Non rivoluziona il mondo della rasatura, ma nemmeno pretende di farlo: si accontenta di fare bene quello che promette, e in un mercato saturo di proclami esagerati, questa onestà quasi disarmante finisce per essere la sua qualità più rara.



