Mühle R41: Lo Squalo

Siamo chiari, per onestà intellettuale: questa non è una recensione.

È un tributo.

Fatto con ritardo, in aggiunta.

Perché parliamo del rasoio di sicurezza più noto – probabilmente – al mondo.

Quello che chiunque pratichi la rasatura tradizionale conosce, almeno per la fama che s’è guadagnato sul campo.

Mühle R41

Lo Squalo.

Il rasoio di sicurezza più aggressivo per antonomasia, quello che, di anno in anno, pone il limite di paragone da oltrepassare nella scala del rapporto efficacia/profondità in rasatura.

Le mie considerazioni non saranno oggettive. È stato il secondo rasoio di sicurezza che ho provato, quello che mi ha salvato dalle imbarazzanti prime performance con l’Edwin Jagger De89.

Quello che ho usato ininterrottamente e unicamente per quasi dieci anni.

Quello che considero tuttora, tra le varie decine di rasoi che ho provato negli anni, il migliore in assoluto.

Un capolavoro di ingegneria in soli tre pezzi di metallo.

In vari gruppi specializzati fioriscono da anni le discussioni sul gap, sul materiale, sull’esposizione della lama (dati che il costruttore non ha mai diffuso), senza che si approdi mai a cognizioni certe.

Le uniche cose sicure sono l’esposizione della lama (positiva), la sua geometria (fuoriesce dalla testina quasi dritta), e la sua barra di sicurezza dentata (tooth comb), a metà strada tra il closed e l’open.

Questo vale ovviamente per l’edizione post 2013 (quella precedente, del 2011, introvabile, è considerata ancora più aggressiva e viene tuttora riprodotta, più o meno fedelmente, da alcune aziende cinesi).

Posto che, come spiegai in un altro post (https://derazorsebeyond.it/sullaggressivita-e-lefficacia-del-rasoio-di-sicurezza/), il concetto di aggressività è per me equivocabile, la caratteristica saliente del rasoio è quella, nomen omen, di essere mordace.

Nel senso che la lama te la fa sentire. Tutta. Senza sconti.

Mühle R41 – parti

Ma, nonostante questo, è molto più gentile e manovrabile di certi altri brutti ceffi (Knight Helmet, Ikon Tech e compagnia cantante), che nelle mie mani sanno soltanto chiedere sangue, anche dopo molti utilizzi.

Con lui è stato amore, al primo tocco, quel 29 gennaio mattina di ormai tanti anni fa.

Lo amo per la sua sincerità. Perché ti dice subito chi è, e come fa quel che deve fare.

Comanda lui. Tu devi solo avere l’accortezza di saperlo accompagnare, senza spingere o premere, una volta che l’hai armato con la tua lametta preferita.

Perché di tutti i (pochi) rasoi che raggiungono la sua profondità, lui è il migliore.

Quello che non ti perdona, ma ti avverte.

Quello che sa accarezzarti mentre ti falcia, che ti coccola quando ti spiana.

I grandi rasoi sono così. Sono ossimorici (vedi la recensione di Ikon B1 Slant: https://derazorsebeyond.it/ikon-b1-slant-perfezione-imperfetta/).

In loro convivono il santo e il lupo, il monaco e il macellaio.

Nel punto di equilibrio tra i due opposti – quello a cui la mano esperta sa pervenire – raggiungono la perfezione.

Lui non è definitivo. Lui è Il Rasoio.

È Lo Squalo.

Punto.

 


 

 

 

About the Author: Daniele Pietrini
Appassionato di rasatura tradizionale dal 2013, sono alla costante ricerca di nuove fragranze e sensazioni, convinto del fatto che il tempo speso per sé stessi e per la propria cura non sia mai sprecato. La tradizione nella rasatura è ormai divenuta per me una componente irrinunciabile, fulcro di una ritualità che, ogni settimana, mi concede momenti di piacere e relax per il corpo e per i sensi.

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